Visita alla Galleria dell’Accademia

E’ il museo che raccoglie il più alto numero  di opere scultoree di Michelangelo in Firenze ed il nostro percorso si snoderà tra questi capolavori assoluti dell’arte che qui vennero trasferiti, dalle loro sedi  originarie, più di un secolo fa per salvaguardarne la conservazione.

In questa visita vi racconterò le vicende storiche del tempo di questo grande Maestro, vi illustrerò lo stile artistico poderoso e innovativo, le teorie sul suo “non finito”, e vi parlerò dell’influenza che il genio michelangiolesco ebbe sulla produzione artistica successiva.

La statua del David 

Protagonista di questo Museo è l’imponente statua del David realizzata da Michelangelo a 26 anni, descritta dal biografo Vasari come la scultura fra le più belle realizzate dall’umanità per “misura e bellezza”, ed ancor oggi considerata uno dei massimi capolavori di scultura di tutti i tempi.      Ve la il lustrerò e vi racconterò le vicende storiche che spinsero Michelangelo alla creazione dell’opera, collocata nel 1504 in Piazza della Signoria, come simbolo della libertà repubblicana di Firenze e spostata in questa Galleria a fine ottocento per salvaguardarla dai danni del tempo e degli agenti atmosferici. Scopriremo insieme la forza e la potenza di questa scultura monumentale, la prima realizzata di tali dimensioni dopo l’antichità classica.

Le statue dei “Prigioni”

 Opere della fase matura di Michelangelo, rimarremo stupiti dalla potenza e dalla forza che sprigiona  dalle quattro imponenti  sculture, “non finite”, realizzate in pregiato marmo di Carrara. Le figure appaiono in torsione e in movimento, quasi volessero uscire dal blocco di marmo in cui sembrano imprigionate. 

Michelangelo stava preparando tali sculture per la tomba del Papa Giulio II della Rovere, ma a seguito di un ripensamento di tale progetto, rimasero all’artista e alla sua morte furono regalate al Duca Cosimo I dei Medici. Essendo statue incompiute, quindi per l’epoca di nessun valore, furono collocate dentro una grotta nel Giardino di Boboli e lì rimasero fino ai primi anni del 1900 quando, dopo aggiornati studi, vennero valorizzare e trasferite nel Museo dell’Accademia.

Le altre opere del Museo dell’Accademia

Vedremo anche la statua di San Matteo, che doveva fare parte della serie dei 12 Apostoli che avrebbero dovuto decorare la Cattedrale della città, anche questa incompiuta, perché Michelangelo venne chiamato a Roma dal Papa Giulio II della Rovere per realizzare la tomba di cui abbiamo parlato prima. La Galleria ospita anche  una importante raccolta di rari strumenti musicali, tra cui una preziosa viola del maestro liutaio Stradivari e di opere su tavola di maestri dal Medioevo al Rinascimento.